Il latino non è solo il comune denominatore delle lingue neolatine come il sardo, catalano, spagnolo, italiano o romeno, ma è anche la lingua utilizzata dai più grandi filosofi e scrittori. Alcuni dei più comuni detti, aforismi o proverbi che usiamo oggi giorno derivano da autori come Seneca, Orazio, Virgilio, Cicerone o Erasmo da Rotterdam.
Qui di seguito troverai la raccolta completa di citazioni e frasi belle in latino, ciascuna accuratamente tradotta. Potrai non solo leggerle o condividerle sui tuoi social, ma persino salvarle e perché no, tatuartele addosso.
Vediamo quindi quali sono i modi di dire più comuni e le dedichepiù conosciute che riflettono sulla vita, l’amore o l’amicizia. Ti consigliamo inoltre di dare un’occhiata anche alle nostre pagine ricche di frasi belle in francese, a quelle piene di aforismi in spagnolo o alle citazioni napoletane più note.
Immagini belle con citazioni ed aforismi latini tradotti
Per aspera ad astra.
(Alle stelle [si giunge] attraverso aspri sentieri.)
Orietur in tenebris lux tua
(Nascerà in mezzo all’oscurità la tua luce)
Melius abundare quam deficere.
(Meglio abbondare che scarseggiare)
Veritas filia temporis.
(La verità è figlia del tempo.)
(Aulo Gellio)
Extrema ratio.
(Estremo rimedio.)
Memento audere semper.
(Ricordati di osare sempre.)
Alis Volat Propriis.
(Si vola con le proprie ali.)
Ad maiora.
(A cose più grandi.)
Ubi maior minor cessat.
(Di fronte al più forte il debole si fa da parte.)
Deficere est iuris gentium.
(Essere irragionevoli è un diritto umano.)
Bene agendo nunquam defessus.
(Mai stancarsi di fare del bene.)
Fortis cadere, cedere non potest.
(I forti possono cadere, ma non possono cedere.)
Amor est vitae essentia.
(L’amore è l’essenza della vita.)
Bis peccare in bello non licet.
(In guerra non è permesso sbagliare due volte.)
Dum anima est, spes est.
(Finché c’è vita, c’è speranza.)
(Cicerone)
Cotidie damnatur qui semper timet.
(L’uomo che vive nella paura è condannato ogni giorno)
Adulator propriis commodis tantum suadet.
(L’adulatore tiene di mira solo i suoi interessi.)
(Giulio Cesare)
Quod non potest diabolus mulier evincit.
(Ciò che non può il diavolo, l’ottiene la donna.)
(Proverbio medievale)
Do ut des.
(Do perché tu mi dia.)
Habent sua fata libelli.
(I libri hanno un loro destino.)
De gustibus non est disputandum.
(Sui gusti non si discute.)
Omnia vincit amor et nos cedamus amori.
(L’amore vince su tutto e noi cediamo all’amore.)
(Publio Virgilio Marone)
Timeo Danaos et dona ferentes.
(Temo i greci anche quando con loro portano regali.)
(Virgilio)
Luceat lux vestra.
(Lascia che splenda la tua luce.)
(Bibbia)
Mors tua vita mea.
(La tua morte è la mia vita.)
Tempus omnia medetur.
(Il tempo cura tutto.)
Repetita iuvant.
(Ripetere è utile.)
A Deo rex, a rege lex.
(Da Dio il re, dal re la legge.)
Amicus omnibus, amicus nemini.
(Amico di tutti, amico di nessuno.)
At pulchrum est digito monstrari et dicier: hic est!
(È bello essere additati e che si dica: è lui!)
(Persio)
Beneficium accipere libertatem vendere est.
(Accettare un favore è vendere la propria libertà.)
Corruptissima re publica plurimae leges.
(Moltissime sono le leggi quando lo Stato è corrotto.)
(Tacito)
Desertum fecerunt et pacem appellaverunt.
(Fecero un deserto e la chiamarono pace.)
(Tacito)
Dulce bellum inexpertis.
(La guerra è piacevole per chi non la ha mai provata.)
(Erasmo da Rotterdam)
Erunt primi novissimi.
(Gli ultimi saranno i primi.)
Exercitatio optimus est magister.
(La pratica è il miglior insegnate.)
Est modus in rebus.
(C’è una giusta misura nelle cose.)
(Orazio)
Fames crescit eundo
(La fame, mangiando, cresce.)
Hic manebimus optime.
(Qui molto bene resteremo.)
(Tito Livio)
Homo sine pecunia est imago mortis.
(L’uomo senza denaro è l’immagine della morte.)
In dubio pro reo.
(Nel dubbio a favore dell’imputato.)
In vino veritas.
(Nel vino la verità.)
Libri ex libris fiunt.
(I libri vengono dai libri.)
Mater semper certa est, pater numquam.
(La madre è sempre certa, non il padre.)
Mortui non mordent.
(I morti non mordono.)
Nemo propheta in patria.
(Nessuno è profeta in patria.)
Nil est dictu facilius.
(Niente è più facile che parlare.)
Nulla dies sine linea.
(Nessun giorno senza una linea, fai qualcosa ogni giorno.)
(Plinio il Vecchio)
Odi profanum vulgus et arceo.
(Odio la massa ignorante e la tengo lontana.)
(Orazio)
Omnia tempus habent.
(Ogni cosa ha il suo tempo.)
Otia dant vitia.
(Il tempo libero genera i vizi.)
Poeta nascitur, orator fit.
(Poeti si nasce, oratori si diventa.)
Pulvis es et in pulverem reverteris.
(Polvere sei e polvere ritornerai.)
Qui autem invenit illuminvenit thesaurum.
(Chi trova un amico trova un tesoro.)
Quis custodiet ipsos custodes?
(Chi sorveglierà i sorveglianti?)
(Giovenale)
Quod non vetat lex, hoc vetat fieri pudor.
(La vergogna proibisce ciò che la legge non proibisce.)
(Seneca)
Rara est adeo concordia formae atque pudicitiae.
(Così rara è l’unione della bellezza e della modestia.)
(Giovenale)
Roma caput mundi.
(Roma capitale del mondo.)
Sic transit gloria mundi.
(Così passa la gloria del mondo)
Summum ius summa iniuria.
(La giustizia perfetta conduce alla perfetta ingiustizia.)
(Cicerone)
Timeo lectorem unius libri.
(Temo il lettore di un solo libro.)
(San Tommaso d’Aquino)
Ubi opes, ibi amici.
(Dove sono le ricchezze, lì sono anche gli amici.)
Verae amicitiae sempiternae sunt.
(Le vere amicizie sono eterne.)
(Cicerone)
Vis unita fortior.
(La forza unita è più forte.)
Vulnerant omnes, ultima necat.
(Tutte le ore feriscono, l’ultima uccide.)
Dulcis in fundo.
(Il dolce giunge alla fine del pasto.)
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.
(Sbagliare è umano, ma perseverare [nell’errore] è diabolico.)
Piger ipse sibi obstat.
(Il pigro si ostacola da solo.)
(Lucio Anneo Seneca)
Homo faber fortunae suae.
(L’uomo è l’artefice della propria sorte.)
(Appio Claudio Cieco)
Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris.
(Ricorda uomo, che polvere sei e polvere ritornerai.)
(Bibbia)
Audaces fortuna iuvat.
(La fortuna aiuta gli audaci.)
Manus manum lavat.
(Una mano lava l’altra.)
Panem et circenses.
(Pane e spettacoli circensi.)
Barba non facit philosophum.
(La barba non fa il filosofo.)
Testis unus testis nullus.
(Un solo testimone, equivale a nessun testimone.)
Nolite iudicare, et non iudicabimini.
(Non giudicare e non sarai giudicato.)
Menssana in corpore sano
(Mente sana in corpo sano.)
Parce sepulto
(Rispetta chi è sepolto.)
Jurgia precipue vino stimulata caveto.
(Soprattutto evita discussioni causate dal vino.)
(Ovidio)
Fama nihil est celerius.
(Niente e’ piu’ rapido della fama.)
(Livy)
Amantis ius iurandum poenam non habet.
(Il giuramento dell’innamorato non si può punire.)
Consuetudo est altera natura.
(L’abitudine è una seconda natura.)
In medio stat virtus.
(La virtù sta nel mezzo.)
(Orazio)
Nomina sunt consequentia rerum.
(I nomi sono corrispondenti alle cose.)
(Giustiniano, Institutiones, 2, 7, 3)
Pectus est enim quod disertos facit.
(È infatti il cuore che rende eloquenti.)
(Quintiliano, 10,7,15)
Qui jacet in terra non habet unde cadat.
(Per chi giace in terra non c’è pericolo di cadere.)
Salus extra Ecclesiam non est.
(Al di fuori della Chiesa non v’è salvezza.)
(Tascio Cecilio Cipriano, Lettera, 73, 21)
Spes sibi quisque.
(Ciascuno sia speranza a sé stesso.)
A bove maiore discit arare minor.
(Il bue più giovane impara ad arare da quello più anziano.)
Faber est suae quisque fortunae.
(Ognuno è artefice del proprio destino.)
Sors est sua cuique ferenda.
(Ciascuno ha da sopportare pazientemente la sua sorte.)
Acta est fabula.
(Lo spettacolo è finito.)
Amor tussisque non caelatur.
(Amore e tosse non si possono nascondere.)
Ama tamquam osurus.
(Ama come se in seguito dovessi odiare.)
(Marco Tullio Cicerone)
Illi poena datur qui semper amat nec amatur.
(Soffre le pene chi sempre ama e non è amato.)
Qui non zelat non amat.
(Chi non è geloso non ama.)
(Sant’Agostino)
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
(Ti odio e ti amo. Come possa fare ciò, forse ti chiedi. Non lo so, ma sento che così avviene e me ne tormento.)
(Catullo)
Nunc te cognovi; quare etsi impensius uror, multo mi tamen es vilior et levior.
(Adesso so chi sei: e pure se la voglia aumenta, sempre di più mi diventi indifferente, flebile.)
Nemo est amator, quisquis non semper amat.
(Nessuno ama, se non ama sempre.)
(Aristotele)
Nil difficile amanti puto.
(Nulla è difficile a chi ama.)
(Cicerone)
Amor odit inertes.
(L’amore odia gli inerti.)
(Ovidio)
Amantium irae amoris integratio est.
(Le ire degli amanti rinnovano l’amore.)
(Terenzio)
Odero, si potero; si non, invitus amabo.
(Ti odierò, se potrò; altrimenti ti amerò mio malgrado.)
(Ovidio)
Amare nihil aliud est, nisi eum ipsum diligere quem ames, nulla indigentia, nulla utilitate quaesita.
(Amare non è altro che scegliere quello cui ti senti voler bene, non per bisogno, né per utilità alcuna.)
(Cicerone)
Ducunt volentem fata, nolentem trahunt.
(Il Destino conduce dolcemente chi si fa guidare e trascina chi si oppone.)
(Seneca, citando lo stoico Seante)
Nullus dolor est quem non longinquitas temporis minuat ac molliat.
(Non vi è nessun dolore che il trascorrere del tempo non diminuisca e allievi.)
(Cicerone)
Post mortem nihil est.
(Dopo la morte non c’è nulla.)
(Seneca)
Prima digestio fit in ore.
(La prima digestione avviene nella bocca.)
(Scuola Medica Salernitana)
Vox clamantis in deserto.
(Voce che rimane inascoltata.)
(Attrbuita dai Vangeli a San Giovanni Battista)
Semel in anno licet insanire.
(Una volta all’anno è lecito impazzire.)
(Seneca)
Tum solum, cum talis consortes sunt amoris talisque etiam “mysterii magni”, coniuges valent amare “usque ad finem”: etenim aut participes eius evadunt aut ad imum usque non intellegunt quid sit amor quamque gravia ipsius sint postulata.
(Solo se prendono parte a tale amore e a tale « grande mistero », gli sposi possono amare « fino alla fine »: o di esso diventano partecipi, oppure non conoscono fino in fondo che cosa sia l’amore e quanto radicali ne siano le esigenze.)
Virtute duce, comite fortuna.
(Con la virtù come guida e la fortuna come compagna.)
(Marco Tullio Cicerone)
Homo proponit sed Deus disponit.
(L’uomo propone ma Dio dispone.)
(Thomas Kempis)
Aequam memento servare mentem.
(Ricordati di mantenere la mente serena.)
(Orazio)
Amor gignit amorem.
(Amore genera amore)
Arbiter elegantiae.
(giudice di raffinatezza ed eleganza.)
(Tacito)
Bene vixit qui bene latuit.
(Ha vissuto bene chi ha saputo stare ben nascosto)
Castigat ridendo mores
(Fustiga i costumi ridendo.)
(Giovenale)
De minimis non curat praetor.
(Il pretore non si cura di cose di poca importanza)
Docendo discitur
(Insegnando ad altri si impara)
Est in canitie ridicula Venus.
(È ridicolo l’amore di un vecchio)
Excusatio non petita, accusatio manifesta.
(Scusa non richiesta, accusa manifesta)
Facta non verba.
(Fatti, non parole)
Fortuna vitrea est; tum cum splendet, frangitur
(La fortuna è come il vetro; così come può splendere, così può frangersi.)
(Publilio Siro)
Haud facile astutus fallit astutum.
(Non è facile che il furbo inganni il furbo)
Homo homini lupus.
(L’uomo è un lupo per l’uomo.)
(Plauto)
Ignorantia legis non excusat.
(L’ignoranza della legge non scusa)
Intelligenti pauca
(A chi capisce basta poco, a buon intenditor poche parole)
Mala tempora currunt.
(Corrono brutti tempi)
Nascimur uno modo, multis morimur.
(Nasciamo in un solo modo, ma moriamo in molti)
Nihil difficile amanti.
(Nulla è difficile per chi ama)
Nunc aut nunquam
(Ora o mai più)
Oculum pro oculo, et dentem pro dente.
(Occhio per occhio, dente per dente)
Omnia mors aequat.
(La morte rende tutti uguali)
Omnia fert aetas.
(Il tempo porta via tutte le cose)
Pacta sunt servanda.
(I patti devono essere rispettati)
Post fata resurgo.
(Dopo la morte risorgo)
Qua fugiunt hostes via munienda est.
(Al nemico che fugge ponti d’oro)
Qui gladio ferit gladio perit.
(Chi di spada ferisce di spada perisce)
Quod Me Nutruit Me Destruit.
(Cio’ che mi nutre mi distrugge)
Quod oculus non videt, cor non desiderat.
(Ciò che l’occhio non vede, il cuor non desidera)
Relata refero.
(Riferisco ciò che mi è stato detto)
Semen retentum venenum est.
(Il seme trattenuto è veleno)
Sic vos, non vobis.
(Così voi, non per voi)
In eo potissimum quod attinet ad fidei donum, praeclara sunt ad imitationem quae antiquitas tradidit; quemadmodum illi cognatis, amicis, principibus, civibus suis infiammato studio postularent a Deo mentem obedientem in christianam fidem.
(Specialmente per quanto riguarda il dono della fede, vi sono assai luminosi esempi che gli antichi propongono alla nostra imitazione, e che mostrano con quanto infiammato ardore chiedessero a Dio per i propri parenti, per gli amici, per i governanti, per i concittadini, “uno spirito obbediente alla fede cristiana”.)
(S. Augusto – De dono persev.)
Stultorum infinitus est numerus.
(Il numero degli sciocchi è infinito, Bibbia)
Trahit sua quemque voluptas.
(Ognuno è attratto da ciò che gli piace)
Vestis virum facit.
(La veste fa l’uomo)
Vita, si uti scias, longa est.
(La vita, se tu sai usarla, è lunga, Seneca)
Condicio sine qua non.
(Condizione senza la quale non si può verificare un evento.)
Habere non haberi.
(Possedere e non essere posseduti.)
Nec sine te, nec tecum vivere possum.
(Non posso vivere né con te, né senza di te.)
(Ovidio)
Omne ignotum pro magnifico.
(Tutto ciò che è sconosciuto è sublime.)
(Tacito)
Laurea honoris causa.
(Laurea a scopo di onore.)
Aurora aurum in ore habet.
(Il mattino ha l’oro in bocca.)
(Fortuna caeca est.
(La fortuna è cieca.)
Inventa lege, inventa fraude.
(Fatta la legge, trovato l’inganno.)
Paupertas artes omnes perdocet.
(La povertà insegna tutte le arti.)
Eodem animo beneficium debetur, quo datur.
(Un beneficio è stimato secondo la mente di chi lo da.)
(Seneca)
Hodie autem hoc in primario iure ad vitam conculcatur hominum debilium indefensorumque multitudo, quales nominatim sunt nondum nati infantes.
(Ad essere calpestata nel diritto fondamentale alla vita è oggi una grande moltitudine di esseri umani deboli e indifesi, come sono, in particolare, i bambini non ancora nati.)
Quam parva sapientia regitur mundus!:
(Con quanta poca saggezza e’ governato il mondo!)
Ab amico reconciliato cave.
(Guardati da un amico riconciliato.)
Carpe diem.
(Cogli l’attimo.)
(Quinto Orazio Flacco)
Excusatio non petita fit accusatio manifesta.
(Chi si scusa s’accusa.)
(Proverbio medievale)
Nomina sunt consequentia rerum e conveniunt rebus nomina saepe suis.
(Il nome è un presagio.)
(Plauto, Persa, 625)
Pecunia non olet.
(Il denaro non puzza.)
(Vespasiano)
Rem tene, verba sequentur
Possiedi l’argomento e le parole seguiranno.
(Marco Porcio Catone)
Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
(Il popolo (il mondo) vuole essere ingannato, e allora sia ingannato.)
Multum enim adicit sibi virtus lacessita.
(Il valore quando è sfidato si moltiplica.)
A fonte puro pura defluit aqua.
(L’acqua buona sgorga da una buona fonte.)
Perfer et obdura.
(Sopporta e persevera.)
Amor et melle et felle est fecundissimus
(L’amore produce molto miele e fiele.)
(Tito Maccio Plauto)
Improbe amor, quid non mortalia pectora cogis!
(Crudele amore, che cosa gli animi mortali non spingi a fare!)
(Virgilio)
Quantum oculis, tantum procul ibit amor.
(L’amore se ne andrà tanto lontano quanto è lontano dagli occhi.)
(Properzio)
Verus amor nullum novit habere modum.
(Il vero amore non ha mai conosciuta alcuna misura.)
(Properzio)
Non bene, si tollas proelia, durat amor.
(Se all’amore togli le piccole liti, non dura.)
(Ovidio)
Amoris vulnus idem sanat qui facit.
(La ferita d’amore la sana chi la provoca.)
(Publilio Siro)
Vinculum amoris est idem velle.
(Il vero vincolo d’amore sta nel concorde volere.)
(Seneca)
Amare iuveni fructus est, crimen seni.
(Amare è come un frutto per il giovane, un delitto per il vecchio.)
(Publilio Siro)
Beati monoculi in terra caecorum.
(Beati quelli che hanno un occhio solo nella terra dei ciechi.)
Mala tempora currunt, sed peiora parantur.
(Stiamo vivendo tempi duri, ma se ne preparano di peggiori.)
(Cicerone)
Deus sive Natura.
(Dio cioè la Natura.)
(Baruch Spinoza)
Omnia munda mundis.
(Tutto è puro per i puri.)
(San Paolo)
Si vis pacem para bellum.
(Se vuoi la pace, prepara la guerra.)
(Ignoto)
Verbum de verbo.
(Parola per parola.)
(Publio Terenzio Afro)
Mors omnia solvit.
(La morte scioglie tutto.)
(Giustiniano)
Amicus certus in re incerta cernitur.
(Il vero amico si riconosce nell’avversa fortuna.)
(Quinto Ennio)
Nosce te ipsum.
(Conosci te stesso.)
(Isocrate)
Quod demostrandum erat.
(Come volevasi dimostrare.)
(Euclide)
Dictum factum.
(Detto fatto.)
(Quinto Ennio)
Proba merx facile emptorem reperit.
(La merce buona trova facilmente un compratore.)
(Tito Maccio Plauto)
Dubium sapientiae initium.
(Il dubbio è l’inizio della sapienza.)
(Cartesio)
Hoc unum scio, me nihil scire.
(So una sola cosa, di non saper nulla.)
Cibi condimentum esse famem.
(La fame è il condimento del cibo.)
(Marco Tullio Cicerone)
Doctum doces.
(Insegni ad uno che già sa. )
(Plauto)
Quid dulcius quam habere, quicum omnia audeas sic loqui ut tecum?
(Cosa c’è di più dolce che avere qualcuno con cui parlare così come con se stessi? )
(Marco Tullio Cicerone)
Nullius boni sine socio iucunda possessio est.
(Nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla.)
(Seneca)
Difficile est longum subito deponere amorem.
(È difficile guarire di colpo d’un amore durato a lungo.)
(Gaio Valerio Catullo)
Alea iacta est.
(Il dado è tratto.)
(Caio Giulio Cesare)
Rumores fuge, ne incipias novus auctor haberi:nam nulli tacuisse nocet, nocet esse locatum.
(Fuggi le chiacchere, per non essere reputato un loro fomentatore: a nessuno nuoce aver taciuto, nuoce aver parlato.)
(Marco Porcio Catone)
Donec eris felix, multus numerabis amicos; tempora si fuerint nubila, solus eris.
(Molti ti saranno amici finché sarai felice, ma quando verrà il brutto tempo, resterai solo.)
(Ovidio)